Non sapevo di essere riccio!

Perchè a volte, i più grandi cambianenti interiori, si riflettono su come porti i capelli?

Seguimi in queste righe, perché ti racconto una cosa…

Ho 8 anni, immaginati me allo specchio, ogni mattina, ad impegnarmi nel mettere al proprio posto ogni singolo capello, uno ad uno, con litrate di gel o cera per capelli.
Sposto il viso, ne metto a posto uno. Tiro su il mento, ne metto in piega un altro ancora.
E da lì non ho più smesso! Ogni santo giorno, da quando ho memoria!

I miei amici a volte mi prendevano in giro, perchè i capelli tenevano la piega anche se andavo sott’acqua (Lol).
Giornate in spiaggia e i miei capelli stavano sù, più dritti dell’ego di Cristiano Ronaldo (Lol Lol)!

Per anni ho tenuto tutto sotto controllo.
I capelli. Le emozioni. Le decisioni.
Avevo bisogno che ogni cosa fosse… “pettinabile”.
Un taglio preciso, lineare, facilmente gestibile.
Un po’ come il mio modo di affrontare la vita: ordinato, pianificato, scolpito con forbici affilate. Si, un maniaco del controllo!

E poi, un giorno, semplicemente ho smesso di tagliare.
È successo ormai da qualche mese…

All’inizio era solo una questione pratica.
Avevo altro da fare. Mille pensieri. Tantissime cose da gestire e poco tempo per “curarsi”.

Lavorando da remoto, posso “camuffare” quel tanto che basta per non apparire in videocall come un cavernicolo tornato dall’ultima battuta di caccia, quindi solitamente mi basta poco per riordinare il look.

Ma in quel periodo c’erano troppe cose da inseguire, troppe cose da mettere a posto, quindi mi svegliavo e mettevo focus su altro…

E i capelli? Crescevano. Senza chiedere il permesso.

Adesso ogni mattina mi guardo allo specchio e li vedo ribellarsi.
Crescono storti. Anarchici. Con quella forma strana che non riesco a sistemare con nessuna cera.
Ma ho capito una cosa
Non sono storti…
Sono ricci.
Sì, ricci.
Lo sono sempre stati.
Solo che io li ho sempre tagliati prima che potessero mostrarsi per ciò che erano.
E sai qual è la cosa assurda?
Non li ho mai conosciuti davvero.

Non sapevo di essere riccio!

E così mi chiedo:
“Quante altre cose di me ho tenuto sotto controllo, impedendogli di venire fuori?”
Quante parti ho rasato via, solo perché pensavo che non fossero “in ordine”?
Quante emozioni ho sistemato, nascosto, pareggiato… solo perché non rientravano nel taglio che mi ero imposto?

C’è un’estetica nel controllo…
Ma c’è una bellezza selvaggia nell’autenticità.
Quante maschere mettiamo con gli altri, in nome di questo “controllo”?


Lasciando crescere i capelli, ho scoperto qualcosa che c’era da sempre…
ma che non avevo mai avuto il coraggio di lasciar emergere.
Ed è lo stesso che mi sta accadendo in questo periodo della vita…ad esempio nel matrimonio.

Io, che ho sempre vissuto da lupo solitario,
che pensavo non sarei mai riuscito a condividere pienamente i miei spazi, i miei tempi, le mie abitudini…
…oggi mi ritrovo a condividere insieme ad Aurora il “bello di ogni cosa”. Ho scoperto di essere una di quelle persone che pensa che la felicità va condivisa, altrimenti è solo un bagliore. Ho scoperto che so stare bene da solo…ma se lei è lì con me, sto meglio.
A gustare cose che da solo non avrei mai neanche pensato di assaggiare.
A lasciarmi sorprendere da parti di me che erano sempre state lì — solo nascoste sotto un taglio troppo preciso.

Ho scoperto che lasciare andare il controllo
è come smettere di usare la macchinetta dei capelli ogni tre settimane.
All’inizio ti senti a disagio.
Ti guardi, non ti riconosci e pensi: “Ma che fine ho fatto?”
Poi, piano piano, capisci che quella nuova versione di te…
non è affatto nuova.
È quella vera.
Essere riccio non è solo una questione di capelli.
È una mentalità.
È permettersi di cambiare forma.
Di non essere perfetto.
Di non rientrare più in uno schema fisso.
È scoprire che puoi essere ordinato anche nel disordine.
Che puoi essere amato anche quando non sei gestibile.
Che puoi sorprenderti di te stesso,
quando smetti di costringerti a somigliare a qualcun altro.

Quindi sì:
Ho scoperto di essere riccio.
E non solo sulla testa.
Anche nel cuore.
Nel modo in cui amo.
Nel modo in cui scelgo.
Nel modo in cui — finalmente — vivo.

Chissà perchè tutto è partito dallo stravolgere i capelli…
forse perché i veri cambiamenti avvengono prima di tutto dalla testa.

Se anche tu sei lì che cerchi di sistemare tutto…
lascia che qualcosa cresca fuori posto.
Chissà che, nel farlo,
non scopra una parte di te che non avevi mai conosciuto.

Perciò ti auguro di lasciarti sorprendere dai “ricci” della tua capigliatura