Hai presente quella frase:
“Solo se ti rende felice”?
Ecco, a mio parere se la analizziamo insieme, ci porta ad una riflessione molto interessante…
Fase 1:
-PREMETTO-
Non pretendo di insegnarti qualcosa sull’Amore…
Anche perché se sono ancora single a 34 anni, vuol dire che qualcosa ho “sbagliato” anche io (tra virgolette)… e che quindi dell’Amore non ci ho capito poi così tanto.
Forse è proprio per questo che mi va di parlarne.
Perché l’Amore io non l’ho “capito”!
Ma in fondo si può “capire” l’Amore?
Magari è una di quelle cose che non va capita…
Non va neppure “vissuta”…
È una di quelle cose che va “incarnata” a mio parere.
Ecco che mi parte la testa aprendo 100 “loop mentali” in un secondo e mi perdo! –
Torniamo alla frase di apertura:
“Solo se ti rende felice”.
Il focus che voglio suggerirti è su una parola in particolare…
Non è “Solo” e neppure “Felice“.
Per spiegare il concetto che sto per dirti in queste righe, voglio concentrarmi sulla parola “Rende“.
Ecco che qui tiro fuori nuovamente le mie amate equazioni…
(Non fraintendere, ero e sono tuttora uno straccio orribilante a matematica, però spiega bene l’idea)
Rendere = “Restituire”
Nella frase che stiamo analizzando, questo concetto viene espresso in modo abbastanza sottile…però c’è!
“Solo se ti RENDE felice”, diventa:
“Solo se ti RESTITUISCE felicità”.
E se dobbiamo “ricevere indietro qualcosa”, vuol dire che prima di ogni cosa l’abbiamo data noi per prima.
Eh si! Sembra ovvio giustamente!
Se voglio ricevere in cambio, devo prima “dare”.
E qui arriviamo già alla Fase 2: Il “do ut des”- “io do, tu dai”
Scambio reciproco.
Complicità.
In altre parole: “EQUILIBRIO“.
Essere “Complici” ed “Equilibrati” in un percorso in cui si condivide un obbiettivo comune.
Ma allora, mi guardo indietro e mi domando:
“Dov’è che non ha funzionato?”
Quando non sono stato “equilibrato” in una storia?
Se cerco una risposta, la trovo in un concetto che ha cambiato per sempre il mio modo di vedere i rapporti.
E qui entro nella Fase 3 e ti svelo un qualcosa che se adottato ed “incarnato” nei rapporti, può letteralmente SVOLTARE le relazioni.
Il Trio Perfetto:
C’è questa teoria splendida a mio parere!
Dice che i rapporti funzionano se c’è l’equilibrio tra 3 componenti fondamentali:
EROS, FILIA, AGAPE.
(Mi sono impegnato a farti anche un disegno per mostrartelo in modo più chiaro)

(da notare come i cerchi partono dall’esterno per poi arrivare all’interno)
L’Eros è la componente fisica…
L’appetito sessuale e in generale la “presenza fisica” che si ha nei confronti dell’altra persona.
La “Filia” è l’amicizia…
Quel feeling e quella “chimica” mentale che senti con una persona.
L’Agape è il sacrificarsi per l’altro.
È quando ti importa più del suo bene che del tuo.
Contestualizzandoli nei rapporti di oggi, le persone non tengono più conto di questi aspetti. E forse non lo hanno mai saputo…
Io per primo spesso non li ho considerati…
Ci si ferma solo quando abbiamo trovato uno dei 3.
E spesso il primo step, l’Eros ci basta e avanza…per un po’.
Oggi giorno infatti ci si lascia subito.
Ci si lascia per niente.
Non si va più a fondo in un rapporto.
Anzi, a volte non si inizia neanche un rapporto…ci si ferma solo all’Eros
Ci si fa bastare quello
Ecco perché ci lamentiamo che oggi c’è troppa superficialità in giro.
Si inizia un rapporto spinti dall’Eros (Che è ovviamente una cosa fondamentale e non deve mancare tra due persone), ma che è solo il primo “cerchio” del rapporto. Quello più esterno.
Poi se si dura un po’ di più si arriva ad instaurare complicità ed essere amici, arrivando a scoprire la “Filia”.
Che è meravigliosa in un rapporto.
È quando senti di aver trovato quella persona con cui vuoi condividere un viaggio, una vacanza.
Un andare al cinema.
Con cui non vedi l’ora di parlarci e condividerci discorsi profondi o stupidi.
Raccontargli la tua giornata a lavoro o in università…
Scambiarci idee
È l’alchimia intellettuale.
L’intesa.
Ma non è ancora arrivato lo scatto successivo…
Quello che ti fa amare veramente l’altra persona…
Il sacrificarti per lei:
L’Agape.
È quando metti il suo bene e il bene della coppia prima del tuo.
Quando il suo sorriso ha più valore del peso delle tue fatiche per ottenerlo.
Non si raggiunge subito…ci vuole del tempo.
Bisogna CRESCERE INSIEME nel rapporto…
Questa teoria dice che lo squilibrio della coppia c’è quando si vive uno squilibrio tra i 3 cerchi.
- Solo Eros, poca Filia e Agape
- Tutta Filia e forse un po’ di Agape ma niente Eros
- Solo Agape, quindi solo il sacrificarsi per l’altro e basta
Personalmente mi sono capitati quasi tutti i casi – ahimè! ;P
E l’ho trovato vero…perlomeno nei miei rapporti.
Il trio perfetto. I 3 cerchi di una relazione…
A mio parere, l’ultimo dei 3 è molto difficile da provare…perché l’Agape se ci pensi viene molto dopo a livello di tempo in un rapporto…ed è infatti il cerchio più interno, quello più profondo.
Ma una volta raggiunto questo, allora è davvero un rapporto di diamante!
Quasi impossibile da distruggere e splendente come il chiaro di luna sull’oceano…
Quello slancio d’Amore che riesci a compiere solo perché tieni più al bene dell’altro che a te stessa…
Ed è quello slancio che ti fa raggiungere l’equilibrio di tutti e 3 i cerchi.
L’armonia perfetta in cui ci si vive l’un l’altro, ci si mangia, ci si prende, ci si ascolta…
Quel rapporto in cui io costruisco per rendere “reale” ciò che serve…e tu lo colori per “impreziosirlo” e renderlo “più bello”.
Come in una casa di un uomo in cui manca la presenza femminile…
Te ne accorgi dalle tende che ha (o che non ha).
Dagli oggetti della casa, dalle cose sui mobili, dai quadri appesi, dalle piante.
Da che macchinetta del caffè ha scelto…perché si sa, la macchinetta del caffè e le tende, le sceglie LEI.
È LEI che sceglie i colori…
In quel mio spazio interiore in cui non ho permesso a NESSUNO di entrare, lo permetto a te, perchè sei tu la persona che mi spinge a donare sorrisi, mi “restituisce felicità”, mi rende il tutto più prezioso…e mi spinge a sacrificarmi, perchè dopo il mio sacrificio c’è il tuo sorriso.
Colei che mi spinge a dire: “Nelle stanze del cerchio più interno che ho, io costruisco e Tu colori”.
“Trough the storm we reach the shore/ You give it all/ But I want more/ And I’m waiting for you/ With or Without you/ I can’t live/ With ore without you”, ossia: “Attraverso la tempesta raggiungiamo la spiaggia, tu mi dai tutto, ma io voglio di più. E ti sto aspettando. “Con o senza te, io non posso vivere”.